Passeggiando nei sentieri del Supramonte non si possono perdere "sos Cuiles", le strutture abitative utilizzate dai pastori fino agli anni 70.

Perché gli ovili sono imperdibili – In italiano “ovile”, sono in sostanza capanne di pietra, in calcare o in basalto, con tetto conico di ginepro e frasche. Attorno vi sono ancora oggi resti archeologici importanti e spesso le mura diroccate dei Cuiles si confondono con le rovine nuragiche. Dopo aver rappresentato per decenni un punto di riferimento per il mondo pastorale, nel secondo dopoguerra furono abbandonati e caddero in disuso, venendo successivamente riabilitati grazie ad associazioni e volontari. Un’opera che ha portato alla luce alcuni specifici siti, famosi soprattutto per chi li ha costruiti. Tra i più noti il dorgalese Billia Mereu, artefice di Cuile Lupiru, Onammara e Cuile Mereu. 

Guida pratica per la visita – I Cuiles si componevano di una struttura principale, corrispondente all’area abitativa del pastore e detta Su Pinnettu. La dimora era inoltre dotata di Su Cugumale, un rivestimento posto sotto le frasche che manteneva l’ambiente fresco e asciutto. Vicino al “pinnettu” si estendeva Sa Mandra (o “Sa Corte”), recinto ligneo entro cui stavano le capre e che proteggeva dalle incursioni di rapaci; e ancora “Sa Cumbula”, adibita invece ai maiali. Per questioni di sicurezza, l’intera superficie era circondata da un muro perimetrale, del diametro di circa 4 metri.

Itinerari consigliati e avventure tra gli ovili – Ecco un itinerario di trekking consigliato: si parte dal territorio di Oliena, precisamente nella Valle di Lanaitto. Inizia qui una salita tra macchia mediterranea e ginepri, che porta al primo pinnetto: il Cuile sas Traes. Dopo circa un’altra ora di cammino si arriva al Cuile Sos Mojos. Prima di arrivare al Cuile Cuccutos c’è una salita molto impegnativa ripagata da una vista su Dorgali e il Supramonte. Infine il Cuile Eranu, da cui il sentiero prosegue in discesa.

Migliori periodi per la visita – I periodi migliori per godersi questa esperienza sono la primavera e l’autunno quando non fa troppo caldo né troppo freddo.
Dove mangiare – In zona, per mangiare, ci sono diverse soluzioni: ristoranti, agriturismi e pizzerie.

(Unioneonline/D)

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