Dal centro di Santa Teresa si percorre una strada panoramica e in 5 km si raggiunge Capo Testa, un promontorio circolare caratterizzato da rocce granitiche dalle forme spettacolari che richiamano contorni di animali.

Il nome stesso deriverebbe dalla sua somiglianza ad una testa umana, mentre una seconda interpretazione al caput viarum romano, cioè al capolinea delle strade che portavano verso l’interno e verso il sud dell’Isola.

Assolutamente da visitare.

Cosa vedere a Capo Testa – Il paesaggio delle rocce modellate dal vento e dall’acqua è sempre fonte di attrazione per molti visitatori.
La spiaggia di Capo Testa – Capo Testa è collegato alla terraferma da uno stretto istmo i cui fianchi accolgono le spiagge di Rena di Levante e Rena di Ponente. Questi due versanti permettono sempre da una parte il mare calmo in funzione della direzione del vento.
Il faro di Capo Testa – Percorrendo la strada fino alla fine si giunge al faro di Capo Testa da dove a piedi è possibile seguire uno dei sentieri che scendono al mare, come quello che conduce alla spiaggia di Cala Spinosa. Capo Testa è una palestra per gli appassionati di free climbing, dai meno esperti a quelli più capaci.
La Valle della Luna – Cala Grande, ribattezzata "Valle della Luna”, è una valle che degrada fino al mare, incastonata tra due costoni granitici, dove compaiono meravigliose calette con acque turchesi che contrastano i colori dorati delle rocce e il verde della macchia mediterranea. La distesa rettilinea di 500 metri sorge nella parte occidentale di Capo Testa, a quattro chilometri da Santa Teresa Gallura, magico scenario a fine luglio del festival Musiche sulle Bocche. L’accesso non agevole la rende poco affollata. Superato l’istmo del promontorio, si gira a sinistra fino a raggiungere un piccolo piazzale. Lasciata l’auto, si affronta un sentiero stretto e tortuoso di 700 metri: la fatica sarà ripagata dallo spettacolo.

(Unioneonline/D)

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