Tanti hanno conosciuto il manga dal quale era ispirato, o più ancora il cartone animato. Pochi, anzi pochissimi, hanno letto il libro dello scrittore Alexander Key, romanzo di fantascienza post-apocalittica che racconta la storia di Conan, un adolescente sopravvissuto alla devastazione data dalla bomba atomica che si ritrova a navigare in un mondo a lui sconosciuto, con pericoli e continue minacce.

Pubblicato nel 1970, “L’Incredibile marea” è stato d’ispirazione non solo al genio del regista Hayao Miyazaki, vincitore di due premi Oscar e un numero incredibile di premi, ma anche per tantissimi artisti che hanno trattato il tema del mondo successivo al conflitto atomico. Uno scenario inquietante ha fatto molta paura al tempo della Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica, ma che si sta riaffacciando anche ora che il Mondo è tornato a infiammarsi di nuovi conflitti.

La storia del romanzo inizia con Conan che vive su un'isola sperduta chiamata High Harbor, una delle poche terre emerse rimaste dopo l'apocalisse. Lo stravolgimento dell’asse terrestre dovuto dalle potentissimi esplosioni nucleari – nella fantasia dell’autore – avrebbe causato maremoti e cataclismi tali che l’intero pianeta si era così ricoperto d’acqua (tema poi ripreso in tanti altri film e romanzi successivi improntanti sempre sullo stesso filone). La vita sull'isola è semplice e pacifica, ma Conan sente che c'è qualcosa di più grande là fuori. Un giorno, il suo desiderio di avventura lo spinge a salpare per esplorare il mare. Durante il suo viaggio, il protagonista incontra una serie di personaggi memorabili, tra cui Lanna (che poi diventa Lana, nel cartone animato), una ragazza dotata di poteri telepatici, e il Dr. Merek, uno scienziato che sta cercando di ricostruire il mondo. Insieme, affrontano sfide mortali e scoprono i segreti del loro passato.

"L'incredibile marea" esplora una serie di temi importanti, tra cui la sopravvivenza, la speranza e la rinascita. Il romanzo, come detto, ci mostra un mondo distrutto dalla guerra, ma anche un mondo pieno di possibilità. I personaggi di Conan e Lanna rappresentano la speranza per un futuro migliore, e la loro storia ci insegna che anche dalle ceneri della distruzione può nascere una nuova vita.

Il tema dell’ambientalismo e dell’antimilitarismo che hanno ispirato l’opera di Alexander Key hanno poi trovato nel maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki una nuova linfa, seguita da intere generazioni di disegnatori e scrittori. Anche di recente in Giappone, dopo il disastro nucleare della centrale di Fukushima, in tanti hanno riproposto quei temi che sono tornati d’attualità in tutto il Paese e, in qualche caso, creato dibattito anche nel resto del mondo. L'amore del regista per la natura affonda le sue radici nell'infanzia. Cresciuto nella campagna giapponese, ha sviluppato un profondo rispetto per il mondo naturale e un'intima connessione con gli animali e le foreste. La sua filosofia ambientalista si basa sull'idea di equilibrio e armonia tra uomo e natura. Quasi tutti i film di Miyazaki – a partire proprio dalla sua opera ispirata al romanzo di Alexander Key - contengono messaggi ambientalisti, spesso intrecciati con storie di crescita, avventura e fantasia e tematiche antimilitariste. Da Nausicaä della Valle del Vento (1984) alla Principessa Mononoke (1997), sino alla La città incantata (2001), il Castello errante di Howl e tanti altri capolavori. Ma proprio nella serie degli esordi “Conan, il ragazzo del futuro” si affronta la complessità della natura umana, insegnando che non esiste una perfezione assoluta e che ognuno di noi è capace di grandi gesti, ma anche di errori, nel delicato equilibrio tra uomo e natura.

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