Dall’ambiente all’educazione, dalla cultura alla solidarietà. Tutto nel nome del volontariato. È l’ampio ventaglio dei progetti promossi nell’ambito del Corpo europeo di solidarietà che guarda ai giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni. I volontari possono essere accolti in una riserva naturale, oppure coinvolti nell’organizzazione di un festival culturale. Possono anche dare il loro supporto ad associazioni che si occupano di persone senza fissa dimora oppure alle prese con disabilità, o aiutare un centro giovanile. Le opzioni sono davvero varie e rappresentano una fetta delle tante possibilità offerte dall’Unione Europea che in mille modi sostiene la formazione dei ragazzi, da Erasmus+ allo sport, al volontariato, come emerge anche in occasione della festa dell’Europa celebrata il 9 maggio.

Per esempio, i progetti del Corpo europeo di solidarietà consentono attività individuale da due a 12 mesi, oppure da due settimane e due mesi, come pure iniziative di gruppo fino a 40 partecipanti da due settimane e due mesi. «I benefici alle comunità locali sono diversi», spiegano in un incontro a Nuoro gli operatori di Eurodesk Alessandro Scotto, Pietro Galluccio e Gianluca Urrai. I giovani volontari possono contribuire a migliorare le infrastrutture locali e i servizi pubblici partecipando a progetti di ristrutturazione, pulizia e manutenzione. Non solo: molti sono focalizzati sul supporto a gruppi vulnerabili come anziani, rifugiati, persone con disabilità e bambini. I volontari possono perciò fornire assistenza e compagnia contribuendo a contrastare fenomeni di esclusione o l’isolamento sociale. E poi, con l’idea di contribuire a creare comunità più coese e resilienti, i progetti puntano a incoraggiare l’integrazione di persone con culture e background diversi favorendo l’inclusione sociale.

Incontro organizzato dal centro Europe direct Nuoro
Incontro organizzato dal centro Europe direct Nuoro
Incontro organizzato dal centro Europe direct Nuoro

Nel 2022 - spiega Fabrizio Todde di Eurodesk - un milione e 200 mila giovani hanno partecipato a varie iniziative concepite nell’ambito della strategia europea per la gioventù di cui 120 mila sono italiani: 26 mila i progetti, 73 mila le organizzazioni coinvolte. Nell’arco degli anni compresi tra il 2019 e il 2027 sono previsti investimenti per 26 miliardi di euro a sostegno di Erasmus consentendo a 5 milioni di ragazzi di partecipare alle attività. Erasmus decolla nel 1987 con programmi destinati solo a studenti universitari. I progetti legati al volontariato esordiscono nel 1997 allargando nel tempo le attività di formazione.

Le possibilità si allargano con Erasmus+. Ora le iniziative sono rivolte non solo all’educazione cosiddetta formale rappresentata dalle scuole con la proposta di un anno di studio all’estero o gemellaggi con stage. Ma anche a quella non formale che incoraggia viaggi studio a costo zero per famiglie e scuole rivolti agli studenti delle scuole superiori. Gli scambi consentono a gruppi provenienti da Paesi diversi di sviluppare competenze e confrontarsi su temi come la sostenibilità, l’ambiente, il dialogo interreligioso, i diritti umani, il lavoro, le tradizioni, la cittadinanza attiva, l’Europa. Simulazioni, workshop, attività all’aria aperta: le opzioni non mancano.

Erasmus sostiene anche la formazione degli adulti, per esempio con corsi di italiano per migranti oppure con percorsi di studio che possono coinvolgere anche i detenuti, come succede nelle carceri nuoresi di Badu ’e Carros e Mamone con le iniziative del Cpia (Centro provinciale istruzione adulti).

Salvatore Boeddu
Salvatore Boeddu
Salvatore Boeddu

I fondi europei per la formazione arrivano anche qui, come pure in un altro versante, legato allo sport. Ambito di crescente attenzione a sostegno dei valori di condivisione e solidarietà. All’interno del programma 2021-2027 le risorse sono aumentate. Possono attingervi associazioni sportive che propongono progetti di larga scala, fino a 500 mila euro. Nuoro ha già inaugurato questa frontiera promettente. Due anni fa la scuola calcio della Polisport, associazione sportiva dilettantistica che conta su 180 tesserati tra i 5 e i 17 anni, ha ospitato per una settimana delegazioni di Polonia, Bulgaria, Belgio, accanto a quella italiana, proponendo varie attività per giovani tra i 18 e i 26 anni. Ora è in arrivo un nuovo progetto che porterà una delegazione di tecnici nuoresi a Lubiana, in Slovenia. Una settimana di confronto nel nome dei valori sportivi della solidarietà e del dialogo che coincidono con quelli dell’Unione Europea.

«Per cogliere tutte le opportunità offerte dall’Unione Europea - spiega Salvatore Boeddu di Europe Direct Nuoro, promotore a Nuoro della festa dell’Europa con gli studenti degli istituti superiori - è fondamentale che la Regione si impegni a sostenere una attività di divulgazione e di sensibilizzazione insieme ai centri europei di informazione ufficiali». Nel frattempo, gli interessati possono consultare il portale dei giovani e scoprire le tante occasioni da cogliere per migliorare la formazione o fare nuove esperienze di vita, come quelle favorite dai progetti di volontariato.


 

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