Manca poco meno di una settimana a Napoli-Cagliari, ma Diego Armando Maradona Jr è già focalizzato sulla sfida del San Paolo di domenica alle 20.30. Il figlio del "Pibe de Oro", avuto dalla relazione tra Diego Armando Maradona e Cristiana Sinagra, ha un rapporto speciale con la Sardegna, quasi inaspettato. Un'amicizia fraterna col centrale rossoblù Fabio Pisacane (napoletano doc proprio come lui) nonché un legame inossidabile con Lucas Castro che qualche mese fa ha dedicato un brano all'ex numero dieci del Napoli in riferimento alla "Mano de Dios" del 1986 con cui eliminò l'Inghilterra ai quarti di finale della Coppa del Mondo. D'altronde con un padre del genere è difficile dimenticare il passato. Ma il 32enne campano ha saputo farsi strada da solo e ha anche un radioso presente. Dopo aver partecipato alla fortunata trasmissione Mediaset "Campioni" ha giocato per anni nelle serie dilettantistiche per poi fare la differenza nel mondo del beach soccer dove è stato grande protagonista con la Nazionale Italiana. Oggi è papà del piccolo Diego Matias e, assieme alla sua Nunzia, è in attesa di un nuovo arrivo in famiglia.

Senza dimenticare il suo Napoli e quel cognome che è leggenda.

Diego Armando Maradona e Diego Jr (Ansa)

Come giudica la stagione della squadra di Ancelotti?

"Sono del parere che abbiano fatto un'ottima annata in linea con gli obiettivi. Non so se sia del tutto soddisfacente per i tifosi, ma in campionato è seconda mentre in Europa ha trovato un avversario decisamente ostico. L'Arsenal era la peggior squadra che potesse capitare assieme al Chelsea e poche altre. Personalmente mi aspettavo questo tipo di epilogo".

Poi in Champions tanta sfortuna...

"Sì, ai gironi hanno dato lezioni di calcio al Paris Saint Germain e poteva andare meglio. Il Napoli è anni che fa bene, ma in quelle competizioni ci vuole anche un po' di fortuna, mentre in Italia il discorso è diverso. La Juventus è forte, ma ha anche degli aiutini che ogni volta le risolvono i problemi. Penso che Inter-Juventus dello scorso anno si possa inserire nelle partite più vergognose della storia della nostra Serie A. Sarri e i suoi ragazzi meritavano lo scudetto".

Beach Soccer, Grecia-Italia: Maradona Jr protegge il pallone dall'attacco di un avversario (Ansa)

Domenica c'è Napoli-Cagliari...

"Sì, una sfida interessante. I rossoblù hanno disputato una stagione molto al di sopra delle aspettative, non so in quanti a dicembre avrebbero detto che si sarebbe salvata con questa tranquillità. Poi sono una società che lancia continuamente giovani importanti per il nostro movimento. Penso a Barella, Cragno, Romagna...".

Crede che la società debba venderli o fare uno sforzo per trattenerli?

"Il calciomercato è strano e può succedere davvero di tutto. A Napoli si parla addirittura di cedere Insigne, dunque anche nell'Isola dovranno fare dei conti. Non so sinceramente come andrà".

La cosiddetta "Mano de Dios" di Maradona contro l'Inghitlerra nel 1986 (foto Sport Fair)

Conosce qualcuno della rosa sarda?

"Ho un grande rapporto con Fabio Pisacane e Lucas Castro. Sono due fratelli e se le cose vanno bene a loro sono felice anche io. Con 'El Pata' poi c'è un legame speciale. Ricordo volentieri quando ha composto una canzone per mio padre poi postata su Instagram, sono stato io a farla avere a Diego Armando. Era dedicata alla 'Mano de Dios' con cui ha eliminato l'Inghilterra al mondiale in Messico del 1986".

A proposito, ci vuole raccontare un aneddoto legato al rapporto con "El Diez"?

"Non voglio entrare troppo nel personale, ma vi posso garantire che sono orgoglioso del lavoro che mio padre sta facendo in Messico con i Dorados. Stanno lottando per salire nella massima serie messicana, è la seconda finale che fanno in due anni. Tutti dicevano che fosse lì per altre ragioni, che non avesse stimoli e avrebbe fallito. E invece ha zittito tutti con i fatti. Anche con l'Argentina aveva una media punti ottima, decisamente migliore di altri suoi predecessori".

Filippo Migheli

(Unioneonline)
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