Oggi a Torino la Juve capirà se potrà ancora sognare, dopo la conquista dello scudetto numero 31 (33 per gli juventini). Allo Stadium è in programma la sfida Champion's con il Real Madrid di Carlo Ancelotti. Il Real Madrid arriva in Italia con i portieri Casillas, Navas e Pacheco, in difesa Varane, Sergio Ramos, Pepe, Coentrão, Carvajal, Arbeloa, Marcelo e Nacho; a centrocampo Kroos, James, Bale, Lucas Silva, Isco e Illarra, come attaccanti Cristiano Ronaldo, Jesé e Chicharito. La squadra è partita da Madrid ieri mattina. Inserata la conefrenza stampa di Acellotti e Pepe.

"Nessuno all'inizio di stagione ci dava una lira", ha detto Massimiliano Allegri subito dopo la conquista dello scudetto. "Ci vedevano fuori nel girone eliminatorio invece abbiamo fatto un bel tragitto. E ora ci aspetta la sfida con i campioni d'Europa, una squadra con giocatori straordinari". Allegri spiega di avere vinto lo scudetto anche grazie alla scelta di non stravolgere subito il giocattolo costruito da Conte: "Arrivare in un posto e stravolgere tutto e togliere certezze credo sarebbe stata una scelta da persona poco intelligente. Ho dunque aspettato un attimo. Il vecchio sistema di gioco del resto ci è servito in più di una occasione. E' stata importante comunque la disponibilità dei ragazzi". Per Allegri la partita forse decisiva è stata col Napoli: "perché venivamo da pari con l'Inter e da una sconfitta in Supercoppa. Lì è stata una vittoria di carattere che la squadra ha voluto fortemente". Il segreto della sua Juventus è stato l'equilibrio mentale: "durante l'anno ci stanno dei passaggi a vuoto ma devi avere la capacita di mantenere equilibrio perché la squadra anche con una sconfitta non può perdere di colpo i suoi valori".

L'allenatore campione d'Italia non ritiene che lo scudetto sia arrivato anche per le mancanze degli avversari: "siamo in media scudetto con 79 punti a quattro giornate dalla fine. Lo scudetto si vince tra 82 e 84 punti per cui lo avremmo potuto vincere indipendentemente dagli altri". "Ho vinto due scudetti con due squadre straordinarie - ha concluso Allegri -. Il primo a Milano e questo a Torino. Entrambi con giocatori di alto profilo morale".

C'è, come previsto, Cristiano Ronaldo ma manca Benzema tra i 20 convocati da Carlo Ancelotti.
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