Scorie nucleari, la Regione al Governo:"No al deposito, la Sardegna ha già dato"
L'assessore Donatella Spano scrive ai ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico: "L'Isola già penalizzata dalle servitù militari che occupano oltre 35mila ettari di terreno".La Regione Sardegna si oppone con fermezza all'ipotesi di localizzare nel suo territorio la sede del deposito nazionale di rifiuti radioattivi a bassa e media attività. Lo scrive l'assessore della Difesa dell'Ambiente Donatella Spano nella lettera inviata ai ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico, anticipando la pubblicazione della Carta Nazionale delle aree potenzialmente idonee prevista nei prossimi giorni e a 24 ore dall'avvio in Sardegna di una grande mobilitazione popolare contro il possibile arrivo delle scorie. "E' impensabile - argomenta l'esponente della Giunta Pigliaru - che l'Isola, già penalizzata dalle servitù militari che occupano oltre 35 mila ettari di terreno, con compromissioni di tipo anche ambientale; per la già grave situazione di crisi economica e di difficoltà nei trasporti e per i pericoli legati al trasporto dei materiali radioattivi via mare, possa essere ritenuta sede del deposito. La Sardegna ha già dato fin troppo".