Una somala di 33 anni è stata uccisa con la lapidazione in una regione della Somalia controllata dal gruppo estremista Shabaab che l'accusava di "poliandria". La donna è stata sepolta fino al collo, con gli occhi bendati, e presa a sassate da uomini col volto coperto davanti a una folla.

"La donna è sposata con quattro uomini, ha confessato", ha gridato alla folla radunata a Baraw, nel sud della Somalia, il giudice del tribunale islamico Sheik Mohamud Abu Abdullah. Gli Shabaab, gruppo affiliato ad Al Qaida, controllano vaste zone del sud e del centro della Somalia, dove impongono una rigida applicazione della sharia, la legge islamica.
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