Turismo, Sardegna meta ambitaIn crescita gli spagnoli e i russi
I dati sono stati forniti dall'assessore regionale, Francesco Morandi che ha sottolineato anche l'importanza della stagione lunga. Infatti, sono buoni i dati delle presenze anche a settemre e ottobre.La Sardegna si conferma tra le mete turistiche più competitive del Mediterraneo, il bilancio dei primi otto mesi dell'anno è positivo: +2% negli arrivi rispetto al 2013, con una permanenza media di 5,14 giorni, e +3% nelle presenze. Per la prima voce si tratta di 1.704.657 arrivi contro i 1.671.341 dell'anno scorso. Per le presenze nel 2014 si arriva a quota 8.755.133, contro le 8.482.422 del 2013. I dati che emergono dalle rilevazioni del Sired, sistema di raccolta ed elaborazione dati dell'assessorato regionale al Turismo, sono stati presentati in una conferenza stampa dall'assessore Francesco Morandi. Il grosso di presenze arriva dal resto della Penisola (4.958.711), con un incremento del 3% rispetto al 2013. Aumentano soprattutto i lombardi, +6,5%, seguiti dai sardi che rimangono nell'isola, laziali e piemontesi. Gli arrivi dall'estero sono stati quasi 750 mila, con una permanenza media di cinque giorni con 3.796.422 presenze, con una crescita del 3,5%. Il mercato di riferimento principale è quello tedesco con un aumento del 4%, a seguire Francia, Svizzera e Regno Unito. Tra i Paesi crescita record per la Spagna: +20% di arrivi e addirittura +34% di presenze. La Russia ha registrato un +6,4% di presenze. In forte aumento anche quelle degli australiani, +20%, bene pure gli statunitensi, +5,8%. "Un successo - ha detto Morandi - che deriva dall'aver ricreato un sistema di relazioni che ha favorito l'abbassamento dei prezzi, l'accessibilità al territorio e la penetrazione sul mercato del prodotto turistico con una forte ed efficace sinergia tra assessorato e operatori".