Nave Costa, storie d'amore oltre la morteDisabile di Quartu abbraccia il suo angelo
«Quando il comandante Schettino ha azionato il segnale d'allarme, troppo tardi, tutti sono fuggiti di corsa dal ristorante al ponte 3 della Costa Concordia, compresa la coppia di amici da trent'anni con i quali eravamo in crociera». LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SU L'UNIONE SARDASono scappati tutti abbandonando al loro destino, che si chiama "morte", un paraplegico (il primo maresciallo della base di Elmas dell'Aeronautica militare Davide Ruggeri, 48 anni, costretto sulla sedia a rotelle da un tumore e per questo in pensione) e sua moglie Cinzia Cocco, di dieci anni più giovane, insegnante elementare, in congedo per assistere il padre della loro bambina di tre anni. Sono fuggiti tutti, tranne due quasi sconosciuti: la coppia che cenava al tavolo a fianco, in viaggio di nozze d'argento. Uno si chiama Paolo Rona, ha 49 anni e fa il vigile del fuoco a Pavia, l'altra è sua moglie Piera Angela Tavazza, 45 anni, infermiera professionale, che solo quando quando stava per svenire ha smesso di aiutare il marito nel soccorso. Paolo e Cinzia, anche se stremati, sono riusciti a portare al ponte 4 Ruggeri e la sua carrozzina, e a metterli a bordo di una scialuppa. «Tutti ci calpestavano, sulle scale: sono caduta, la carrozzina si è inclinata su un lato, ma nessuno ci ha aiutati».