Addio Buoncammino, i detenuti a UtaIl ministro Orlando: "Si apre fase nuova"
Si è concluso domenica il trasferimento dei 334 detenuti di Buoncammino nel nuovo carcere di Uta.Sette ore di intenso lavoro che hanno visto impegnati 300 agenti del Corpo di polizia penitenziaria e 200 tra uomini della Polizia di stato, Carabinieri, Guardia di finanza e agenti della polizia Municipale. "La competenza per la traduzione dei detenuti è della polizia penitenziaria, avevamo infatti predisposto un servizio con l'impiego di 300 uomini, di cui circa 250 già in Sardegna mentre gli altri arrivati dal Lazio - ha detto il direttore generale del provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria, Gianfranco De Gesu - E' stata una operazione complessa: ogni volta che arrivavano i detenuti a Uta, rimanevano sul posto gruppi di agenti". Cinque pullman blindati da 22 posti, in sette ore, hanno fatto più volte la spola da viale Buoncammino a Uta. Ma in servizio c'erano anche altri 30 mezzi della Penitenziaria tra cui motociclisti e veicoli di scorta, accanto a quelli delle altre forze di polizia. "Abbiamo predisposto anche un convoglio di emergenza nel caso in cui ci fosse stato qualche intoppo durante il tragitto - ha aggiunto il provveditore - Un trasferimento di un numero così alto di detenuti non era mai stato fatto in Italia". L'ammaina bandiera e la copertura della targa del carcere Buoncammino è avvenuta poco dopo la partenza dell'ultimo convoglio. La bandiera è stata poi trasportata personalmente dal direttore del carcere, Gianfranco Pala, a Uta, dove ha iniziato a sventolare nel nuovo complesso penitenziario. Un carcere con una capienza di 581 posti, con moderne sezioni detentive, sale socialità, spazi verdi, un teatro, una cappella e una cucina attrezzatissima con ben 500 metri quadri dove saranno cucinati anche i piatti di questa sera: il menù prevede pasta al pomodoro, polpette al forno con fagiolini, frutta e dolce. A Buoncammino invece saranno presto trasferiti gli uffici dell'esecuzione penale esterna. Si tratta di una sistemazione provvisoria in attesa della destinazione della struttura.