Si tratta di interventi fatti su misura per medie e piccole imprese, Spa, Srl o società cooperativistiche. Altri obiettivi: internazionalizzazione e, inevitabilmente, creazione di occupazione.

"Intravediamo un po' di luce - ha spiegato l'assessore regionale al Bilancio Raffaele Paci presentando le quattro nuove misure - e proviamo ad aiutare il sistema: nessun aiuto di Stato, si tratta di un intervento di mercato per garantire maggiore liquidità alle imprese confidando nell'avvio di un circolo virtuoso".

La Giunta aveva già istituito un Fondo rischi da 25 milioni finanziato dalla Sfirs: ora comincia la fase di attuazione. I settori prioritari di intervento saranno agroindustria, turismo, energia sostenibile, logistica e trasporti, biomateriali. I finanziamenti dovranno essere resi a tassi di mercato in tempi lunghi, anche dieci anni. "Con l'assessorato all'Industria - ha annunciato Paci - stiamo anche lavorando a un nuovo strumento per favorire le start up tecnologiche".

Per quanto riguarda il Fondo di patrimonializzazione si parla di interventi non inferiori a 100mila euro e non superiori a 2,5 milioni. Il Fondo potrà coprire fino al 70 per cento degli investimenti, il resto andrà finanziato dai privati.

Per quanto riguarda i minibond, l'obiettivo è quello di accompagnare almeno 15 imprese di eccellenza con sede operativa in Sardegna. L'impegno previsto dal Fondo regionale di garanzia è di 18 milioni. Mentre l'ammontare di nuova finanza da immettere nel tessuto imprenditoriale è di 23 milioni.
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