L’intervento secondo i giudici era stato eseguito senza procedere ai «necessari e doverosi accertamenti angiologici». Un’infezione «non adeguatamente curata» aveva fatto il resto
«La uccise con premeditazione, crudeltà e per motivi futili e abietti», in primo grado è stato condannato a 30 anni per aver ucciso e fatto a pezzi la 26enne
Alessandro Maja colpevole dell’omicidio, commesso a martellate, della figlia Giulia, 16 anni, e della moglie Stefania Pivetta, 56 anni. In aula il figlio maggiore Nicolò scampato al massacro