«Non temo cali, ormai siamo programmati mentalmente sul fatto che ogni partita è decisiva». Scalda i motori Claudio Ranieri e lancia la sfida al Genoa dal “Crai Sport Center” di Assemini.

«Abbiamo massimo rispetto per l’avversario, il fatto che sia già salvo è un dettaglio», tiene a precisare l’allenatore del Cagliari nel corso della tradizionale conferenza stampa dell’anti-vigilia.

«Affrontiamo una squadra che sa giocare al calcio, con ottimi calciatori. Sa quando è il momento di manovrare e quando ripartire velocemente». Tradotto: «Dovremo avere cura di ogni dettaglio ed essere bravi a interpretare la partita».

Genova nel cuore. «A Genova», ricorda Sir Claudio, «mi lega uno dei ricordi più belli, il debutto in Serie A con la maglia della Roma. Era il 4 novembre del 1973. Purtroppo perdemmo, segnarono tra l’altro i due attaccanti che marcavo io. Ma fu un giorno speciale e indimenticabile per me».

Genova l’ha vissuta più intensamente di recente, sulla panchina della Sampdoria. «Ricordo in particolare proprio i derby col Genoa. Con grande compostezza e passione allo stesso tempo dei tifosi che spingevano le due squadre in un modo incredibile. So quindi, quello che ci aspetta lunedì».

Sulla quota salvezza Ranieri non cambia idea, per ora. «È un campionato bellissimo e appassionante per chi lotta per non retrocedere. Io ho ipotizzato 36-37 punti, vediamo. Ai miei ragazzi, intanto, ho detto di non smettere di spingere».

Oltre a Luvumbo squalificato e i due lungodegenti Pavoletti e Mancosu, a Genova non ci sarà nemmeno Viola,  che ha rimediato una distrazione di basso grado al bicipite femorale della coscia sinistra. 

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