Dopo aver eguagliato Adriano Panatta diventando numero 4 al mondo, Jannik Sinner ci ha preso gusto e ha vinto anche la finale del torneo Atp 500 di Pechino.

Lo ha fatto battendo la sua bestia nera, il numero 3 al mondo Danil Medvedev che fino ad oggi lo aveva sconfitto in sei scontri diretti su sei. L’azzurro si è imposto in 2 ore e 3 minuti con il punteggio di 7-6, 7-6, dominando per 7-2 entrambi i tiebreak e portando così a casa il nono titolo Atp.

Un ulteriore step nella crescita del fuoriclasse altoatesino, che è riuscito a battere un tennista per lui ostico. Lo ha fatto giocando un tennis molto più offensivo e votato all’attacco, servendo bene e scendendo a rete più spesso del solito proprio per neutralizzare le grandi doti da ribattitore del russo.

Un successo, quello di Pechino, che vale più del suo primo Master 1000 conquistato ad agosto a Toronto. Almeno per la qualità dei giocatori sconfitti: in Canada ha prevalso negli ultimi due turni su Paul e De Minaur, qui ha sconfitto il numero 2 e il numero 3 al mondo, Alcaraz e Medvedev.

(Unioneonline/L)

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