L’Olbia non è ancora spacciata. Non matematicamente. Alla Recanatese non riesce il colpaccio sul campo del Cesena nel posticipo del turno, giocato ieri sera, e l’allungo in classifica ai danni dei bianchi, così a due giornate dalla fine del campionato di Serie C i galluresi restano a -13 dal quintultimo posto, con la possibilità di ridurre il gap quanto basta per poter agganciare i playout.

Per accedere agli spareggi il divario tra penultima e quintultima non può superare le 8 lunghezze, ma oggi l’Olbia è ultima, a -6 dalla Fermana vice fanalino di coda, per cui le esigue speranze di evitare la retrocessione diretta sono legate alla doppia condizione di agguantare la Fermana, con cui è in vantaggio negli scontri diretti, e che davanti le altre antagoniste frenino.

Intanto, la squadra di Oberdan Biagioni, che tornerà ad allenarsi oggi per preparare la trasferta di Pontedera, dovrebbe battere domenica i toscani, a segno all'andata 3-0, e la Spal in casa il 28 aprile, scenario irreale per una formazione che in tutta la stagione ha vinto appena 6 partite, perdendone ben 23. Senza contare che è difficile che tra la Juventus Next Gen e il Pescara la Fermana non faccia neppure un punto, ciò che certificherebbe la discesa agli inferi dei bianchi.

Insomma: la Serie D è solo rimandata, e allora nelle ultime due giornate sarà bene andare a caccia di punti utili per chiedere la riammissione, per la quale tra i criteri presi in considerazione la classifica finale pesa al 50 per cento, seguita fifty-fifty dalla tradizione sportiva della società e dal numero medio di spettatori. Altro dato, quest’ultimo, che relega l’Olbia agli ultimi posti della graduatoria dei club di Serie C.

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