Per il nuovo allenatore dell’Olbia è questione di una settimana. «Massimo 10 giorni», assicura il presidente Alessandro Marino.

Seguirà il resto dello staff tecnico e la squadra. «A partire dai giocatori in scadenza a giugno e dai prestiti dei giovani, molti dei quali potrebbero arrivare dal Cagliari», sottolinea il massimo dirigente dei bianchi. Stamattina, nella sede del club, Marino ha convocato un incontro con la stampa per chiarire alcuni punti. Tra i quali la nota di un mese fa in cui annunciava che avrebbe valutato offerte di acquisto dell’Olbia.

«Ci sono state manifestazioni di interesse da parte di fondi di investimento americani per entrare nell’Olbia, e tutte a condizione che io rimanga al mio posto: spero che si concretizzino. Questo significherebbe, però, una gestione più serena dell’azienda e avere un vantaggio in termini di capitali da investire in progetti di crescita infrastrutturali e in capitale umano», spiega Marino.

Nessuna provocazione nei confronti di chi l’ha contestato per i risultati della squadra. «Non ce l’avevo con la tifoseria: ho solo avuto un calo di entusiasmo dopo una stagione nella quale ero stato sottoposto a ritmi intensi», chiarisce. «Il messaggio che vorrei dare a tutti è che io non mollo. Ma è importante che i tifosi sappiano che il budget non è mai cambiato nel tempo, e che oscillare tra una salvezza diretta e 50 o 60 punti in classifica è un turnover fisiologico per questa categoria».

Dunque, gli obiettivi. «Quello minimo resta la conferma della Serie C, con l’ambizione di chiudere nella parte sinistra della classifica», annuncia il presidente dell’Olbia. «Vogliamo provarci, ma per riuscirci tutto deve allinearsi, dalla scelta dell’allenatore ai prestiti azzeccati. Chi ha lo stadio da ventimila posti ha ricavi che noi non abbiamo, almeno non per adesso, perché il progetto preliminare per il nuovo stadio c’è. Ma da parte mia – conclude – garantisco entusiasmo nel fare un campionato di categoria e l’impegno per viverlo il più possibile nella parte sinistra classica».

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