Il presidente della Lazio, Claudio Lotito e una delegazione della squadra di calcio della Capitale sono arrivati questa mattina di fronte alla Sinagoga di Roma, per rendere omaggio con una corona di fiori alla comunità ebraica.

Un gesto voluto da Lotito che arriva all'indomani della scoperta delle autorità delle immagini e gli adesivi di Anna Frank con la maglia della Roma, portate allo stadio Olimpico in occasione del match di domenica sera contro il Cagliari.

"Noi oggi siamo qui per testimoniare la nostra dissociazione da ogni forma di xenofobia e razzismo", ha detto ai cronisti che lo attendevano. "La società ha sempre messo in campo azioni per prevenire certi fenomeni, che non ci appartengono in alcun modo. E la stragrande maggioranza della tifoseria ci segue in questo", ha continuato il numero uno biancoceleste.

Poi l'annuncio di una speciale iniziativa: "La Lazio promuoverà un'iniziativa annuale, organizzando per 200 giovani tifosi un viaggio al campo di concentramento di Auschwitz, per non dimenticare e come monito per futuro. Per far capire ai nostri ragazzi di che cosa stiamo parlando. Perché alcuni giocano su fatti su cui non si può scherzare, ma che devono rimanere un insegnamento per tutti, affinché non si ripetano".

Lotito ha anche espresso la ferma intenzione da parte della società di "fare chiarezza sugli autori di questo gesto, anche attraverso l'analisi delle telecamere e le indagini su chi ha stampato questi manifesti. Durante la partita col Cagliari non è emerso nessun atteggiamento razzista", ha continuato il presidente. "Da quando sono in carica striscioni, bandiere e atteggiamenti di quel tipo non sono più comparsi. Anzi, la Lazio ha sempre messo in campo tante iniziative per perseguire una strada diametralmente opposta".

Il caso nasce dalla scoperta sugli spalti dell'Olimpico di scritte antisemite di tutti i tipi e adesivi con l'immagine di Anna Frank con la maglia della Roma, lasciate dagli ultrà laziali nella curva Sud.

La curva Nord, quella tradizionale dei tifosi biancocelesti, è squalificata per razzismo e così i laziali hanno lasciato nella curva che tradizionalmente ospita i tifosi della Roma una marea di adesivi e volantini offensivi.

IDENTIFICATI 15 TIFOSI - Nelle ultime ore sono state effettuate le prime identificazioni dei responsabili per gli adesivi con l'immagine di Anna Frank con la maglia della Roma lasciati dai tifosi laziali nella Curva Sud dello stadio Olimpico. Al momento sono 15 le persone identificate, tutte con precedenti specifici, e due di loro - stando alle prime informazioni - sarebbero minorenni. L'identificazione è stata possibile grazie alle telecamere presenti allo stadio. Rischiano di ricevere un daspo, il divieto di accedere alle manifestazioni sportive.

"ATTO DISUMANO" - "Il volto e le pagine del diario di Anna Frank, la sua storia di sofferenza e di morte a opera della barbarie nazista, hanno commosso il mondo. Utilizzare la sua immagine come segno di insulto e di minaccia, oltre che disumano, è allarmante per il nostro Paese, contagiato, ottanta anni addietro, dall'ottusa crudeltà dell'antisemitismo". Queste le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il capo dello Stato ne ha parlato con il ministro dell'Interno che gli ha assicurato grande impegno per individuare i responsabili di un comportamento così ignobile affinché vengano perseguiti secondo la legge e vengano definitivamente esclusi dagli stadi.

(Redazione Online/m.c.)

IL CAGLIARI PUBBLICA SU TWITTER L'IMMAGINE DI ANNA FRANK IN ROSSOBLÙ:

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