Crescere, continuare a migliorarsi, cercare il confronto con i più forti: sono questi gli obiettivi di ogni atleta, non solamente ambizioni ma vere e proprie opportunità per maturare. Il nuoto sardo di tutto questo è ben consapevole e, dopo una prima parte di stagione dove i risultati di spessore non sono mancati, è pronto ad affrontare la seconda parte dell’anno con la consapevolezza di chi ha alle spalle un lavoro importante su cui contare. Un lavoro frutto della sinergia tra le società, i tecnici, gli atleti, i giudici di gara e il comitato regionale guidato dal novembre del 2017 da Danilo Russu: una vita in vasca quella di Russu, 51 anni, che fa il punto della situazione su un movimento dove i giovani di talento non mancano così come gli eventi prestigiosi che avranno come cornice l'Isola. Su tutti, la Coppa del Mondo in acque libere il 20 e il 21 maggio a Golfo Aranci.

Russu, partiamo dai Tricolori primaverili Assoluti a Riccione in vasca lunga. Che bilancio si può trarre?

«Sicuramente positivo, la Sardegna ha ottenuto ottimi risultati, tra cui spicca il titolo italiano sui 5 km di fondo di Marcello Guidi, ma da segnalare c’è anche il record sardo Assoluto nella 4x100 mista da parte delle ragazze dell'Esperia e le prestazioni di Anna Conti che si sta ritagliando un ruolo da protagonista a livello nazionale. Segnali positivi sono giunti anche da Samuele Congia che adesso si allena fuori dall’Isola e questa esperienza sarà indubbiamente importante per il suo futuro».

Risultati positivi nonostante alcune difficoltà con cui da tempo gli atleti fanno i conti.

«Esattamente, purtroppo a differenza delle altre regioni non abbiamo l’opportunità di allenarci in vasca da 50 metri e questo è un grosso problema. La carenza degli impianti è da sempre una vera e propria piaga per il nostro movimento che, spesso, costringe gli atleti ad andare via dalla Sardegna per cercare valide alternative. Cerchiamo, comunque, di essere fiduciosi con la speranza che presto la situazione possa cambiare».

Prima ha nominato Anna Conti: quali sono i suoi punti di forza?

«Sicuramente la completezza, Anna è una ragazza che riesce ad esprimersi bene in tutti gli stili e il settimo posto nella finale A dei 200 misti ai Tricolori Assoluti primaverili in vasca lunga, con tanto di record regionale Assoluto, ne è la piena dimostrazione. Il salto di qualità compiuto in questi ultimi mesi è frutto di un percorso cominciato tanti anni fa che sta, finalmente, mostrando il suo grande potenziale. Poi, sicuramente, una menzione speciale merita il suo tecnico Ilario Ierace che, oltre ad essere un allenatore di grandissima esperienza ha una passione davvero incredibile: spero che i giovani abbiano anche solo la metà del suo amore per il nuoto perché è un elemento in grado di fare la differenza».

Uno dei momenti più attesi di questa stagione sarà il 20 e il 21 maggio la Coppa del Mondo in acque libere a Golfo Aranci.

«Proprio così, sarà un grandissimo evento; ci aspettiamo almeno 300 iscritti in totale. Ci saranno 25 Nazionali, più 12 rappresentative regionali giovanili, oltre alla partecipazione dei Master che sarà nutrita. Da sottolineare è la presenza delle rappresentative regionali, che sarà una grossa opportunità per i nostri nuotatori più giovani dato che potranno confrontarsi con i loro coetanei provenienti da tutta Italia».

In che stato si trova il settore delle acque libere?

«Direi in ottimo stato e i risultati ottenuti da Fabio Dalu e Marcello Guidi, i nostri fiori all’occhiello nel giro della Nazionale, lo dimostrano. L’obiettivo, però, è crescere ulteriormente: quest’anno, infatti, vorrei organizzare un convegno sul nuoto di fondo: è  importante che i tecnici si confrontino e comprendano che le gare in mare possono rappresentare una grande opportunità per allungare la carriera. Basta pensare al campione olimpico Gregorio Paltrinieri che, a quasi trent’anni, continua a essere un'eccellenza a livello mondiale. In mare entrano in gioco altre componenti come la strategia, il clima e la tattica che rendono tutto ancora più avvincente e stimolante».

Oltre a Fabio Dalu e Marcello Guidi chi può rappresentare una carta vincente da giocare per la Sardegna tra gli uomini nelle acque libere?

«Sicuramente Giovanni Marongiu, che ha un ottimo potenziale non ancora espresso del tutto. Deve concentrarsi sul confronto con i migliori e prendere consapevolezza del proprio talento: è molto giovane e con ampi margini di crescita, può ritagliarsi uno spazio di rilievo».

Tra le donne invece?

«Direi Carla De Santis della Sport Full Time e Beatrice Argiolas dell’Esperia: sono molto giovani, entrambe in crescita e determinate. Sono due nomi da tenere d’occhio perché possono fare molto bene in futuro».

© Riproduzione riservata