Le furie rosse del Cus Cagliari si sono aggiudicate il derby sardo dell’A2 femminile di basket giocato in un PalaVienna di Selargius gremito battendo la Techfind con un netto 50-73. Un risultato quasi inatteso, visti i 18 punti in classifica che il San Salvatore, in piena zona playoff, ha di vantaggio sulle cagliaritane, ora penultime a +2 dal Roseto e da quell’ultima piazza che si paga con la retrocessione diretta. Non pervenute le giallonere, che dopo la sconfitta con la capolista Empoli hanno smesso a referto secondo stop consecutivo.

La gara. Il Cus Cagliari non ha perso tempo e, dopo un avvio equilibrato (7-8 al 5’), ha subito scavato il solco e chiuso il primo quarto avanti 11-20. La musica non è cambiata nella seconda frazione, con le cagliaritane sono riuscite a portare il vantaggio in doppia cifra prima del giro di boa (21-34). Le timide reazioni delle padrone di casa non sono bastate a cambiare le sorti della gara: le cussine hanno hanno archiviato il terzo quarto sul 37-49 e allungato nel quarto fino al 50-73 finale. Applausi per la capitana Striulli che, oltre ai 12 punti a referto, ha mostrato tutte le qualità tecniche e tattiche che la caratterizzano e aiutato la squadra a gestire al meglio il possesso palla e le emozioni.

I commenti. «Non ci siamo presentati in campo. Ero consapevole, e credevo lo fossero anche le ragazze», ha commentato il coach giallonero Simone Righi, «che il Cus sarebbe venuto qua a giocarsi il tutto per tutto, mi aspettavo questo tipo di prestazione. Ho cercato di far capire alla mia squadra come affrontare questa partita ma non mi aspettavo un approccio del genere e nemmeno che non ci fosse una reazione, cosa che si era sempre vista in precedenza. Non è neanche possibile», ha concluso, «che la testa fosse già ai playoff, perché oggi avremmo dovuto guadagnarceli con una vittoria».

«Partita ben giocata dalla mia squadra, si sono visti i frutti del lavoro che abbiamo provato a fare in questo anno un po’ travagliato e difficile, che non ci ha mai permesso di giocare in tranquillità», ha sottolineato il coach del Cus Cagliari, Federico Xaxa. «Oggi abbiamo dato tutto per provare a staccare Roseto, lasciare la ultima posizione e giocare i playout. È solo un passo verso la salvezza, poi arriverà la parte sostanziale del campionato».

A due minuti dalla fine, in un timeout, il coach cagliaritano ha detto alle proprie giocatrici che il risultato era acquisito ma che dovevano abituarsi a tenere duro fino all’ultimo secondo: «Sì, perché negli ultimi tre mesi abbiamo avuto il problema di non tenere la testa sulle cose che si devono fare in campo nel momento finale. E ho preferisco chiamare il timeout per spiegare questa mentalità alla mia squadra. Sono soddisfatto di ciò che hanno fatto, addirittura qualcuna avrebbe potuto fare di più».

Techfind Selargius-Cus Cagliari 50-73

(11-20; 10-14; 16-15; 13-24)

Techfind San Salvatore Selargius: Aispurua 4, Mura 8, Pandori 7, Pinna 3, Granzotto, Vargiu 2,Valenti ne, Ceccarelli 14, Corongiu 2, Srot 10, Poddighe. Allenatore Simone Righi.

Cus Cagliari: Puggioni 5, Paoletti 14, Caldaro 7, Venanzi ne, Brun ne, Saias 3, Giangrasso 5, Gagliano 11, Tradori ne, Usai, Stawinska 16, Striulli 12. Allenatore Federico Xaxa.

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