Il colpaccio sarebbe stata la ciliegina sulla torta di un campionato fin qui magnifico. La Techfind Selargius, però, si è fermata proprio sul più bello contro San Giovanni Valdarno, capolista della Serie A2 di basket femminile. Trentasei minuti abbondanti al comando e un gioco spumeggiante, specie nella prima frazione, non sono bastati alla squadra di Simone Righi, che si è impantanata nel finale contro la difesa fisica e soffocante delle toscane (54-52 il punteggio). 

Il ko (secondo consecutivo) ha però dei connotati diametralmente opposti a quelli intravisti nella sconfitta precedente contro Tortona, l'altra capolista del girone. In quel caso il San Salvatore si era staccato quasi subito senza mai riuscire a riprendere le piemontesi. Nel match andato in scena al PalaVienna, invece, sono emersi tanti segnali confortanti per il futuro.

«Valdarno ha mostrato maggior voglia di vincere», sottolinea la capitana giallonera Silvia Ceccarelli, «sono riuscite a essere più cattive di noi in difesa e non si sono mai disunite nei momenti critici. Tolta l'amarezza per una sconfitta che, alla fine, poteva anche non starci, dobbiamo vedere anche i lati positivi. Nonostante la forza dell'avversario abbiamo spesso condotto la partita».

Un'analisi, questa, condivisa nella sostanza anche dall'assistant coach Francesca Amadasi: «Siamo arrivate a un passo da una buon risultato», afferma, «ci è mancato solo quello sprint finale che invece avevamo saputo trovare in altre gare casalinghe. Ci resta comunque la soddisfazione di aver tenuto sotto i 60 punti realizzati uno dei migliori attacchi del campionato. Valdarno è una squadra dotata di ottime individualità, giocano bene di squadra e ci hanno messo in crisi nel finale con la loro aggressività difensiva. Ma ci è mancato davvero poco per ottenere un risultato positivo».

La netta sconfitta di Tortona, insomma, è già andata in archivio. La strada intrapresa è sempre quella giusta: «Dopo la gara con l'Autosped volevamo riprendere fiducia, sia nei singoli che nei meccanismi di squadra», dice ancora Amadasi, «siamo arrivati alla gara dopo un'ottima settimana di allenamenti. Le ragazze ci tenevano tantissimo e hanno sfiorato un'impresa. C'è amarezza, ma siamo già pronti a ripartire».

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