Rita Pavone scatenata contro i Pearl Jam sulla questione sbarchi.

La cantante-icona degli anni Sessanta critica duramente, con una raffica di tweet, la celebre band americana – in questi giorni in Sardegna per ritemprarsi dalle fatiche del tour nel Belpaese - per aver corredato a una commovente cover di "Imagine", durante il concerto di Roma dei giorni scorsi, un messaggio al governo italiano in tema di immigrazione, sintetizzato negli hashtag della campagna #Apriteiporti e #Saveisnotacrime, "salvare non è un crimine".

"Ai Cip e Ciop che prendono lucciole per lanterne – attacca la Pavone - e sparano bordate idiote solo per darsi un contegno da chi conosce il mondo a menadito e magari non è mai andato al di là dei 200 km da casa propria, rispondo che ritengo poco etico e altamente opportunistico approfittare di un proprio concerto per dare consigli, pur cantando una meravigliosa canzone ad altri. Se ci tieni a dire la tua , fai un concerto ad hoc per quella causa. Come fecero con Live Aid Michael Jackson è tantissimi altri".

E ancora: “Con tutte le rogne che hanno a casa loro negli USA, vengono a fare le pulci a noi? Puoi essere il più grande artista del mondo, ma ciò non toglie che sei un ospite e come tale dovresti comportarti. Amen".

Per lei tanti commenti a sostegno, ma anche tante accuse di razzismo e xenofobia.

E a chi le suggerisce ironicamente "per evitare, in futuro, il ripetersi di tali spiacevoli situazioni" di "far pre-approvare da Salvini le scalette di tutti i concerti che si tengono sul suolo italiano", la cantante replica con un altro consiglio: "Un suggerimento molto più facile: non parlare dei problemi degli altri quando a casa tua ne hai a miriadi".

(Unioneonline/v.l.)

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