"La storia infinita", il nuovo singolo dei Pinguini Tattici Nucleari nato durante il lockdown
Nel brano un riferimento alla spensieratezza delle estati passate, lontane dall'emergenza CovidSi intitola "La Storia Infinita" ed è il nuovo singolo dei Pinguini Tattici Nucleari, in uscita domani e nato nei mesi del lockdown.
"In quei giorni di solitudine e di sofferenza, ho immaginato cosa potesse significare non poter vivere la stagione calda e allora ho messo insieme le immagini di tante estati passate, le mie, ma che sono anche quelle di tutti, per un grande omaggio - racconta Riccardo Zanotti, l'estroverso frontman della band bergamasca -: l'estate del primo bacio, l'estate di quando a 9-10 anni mi sono perso in un campeggio in Croazia per un giorno intero, tutte le estati che hanno rappresentato dei giri di boa".
L'estate poi è arrivata comunque, "e forse l'abbiamo vissuta in maniera troppo spensierata. Sarà che io sono di Bergamo e la situazione da noi è stata particolarmente dura, ma la cosa che mi fa più paura è un nuovo lockdown e che i miei familiari, i miei nonni, possono essere in pericolo".
La Storia Infinita non lesina riferimenti alla musica, alla televisione, al cinema. A partire dal titolo che riprende il film del 1984. "Più che alla storia il riferimento è a un'idea: alla spensieratezza di quando ragazzino ho visto e amato quel film e altri come i Goonies o Harry Potter". Ci sono poi citazioni da tante canzoni di estati passate, da "Wonderwall" degli Oasis a "L'estate sta finendo" dei Righeira fino a Manu Chao. E spunta anche la serie cult "Stranger Things", alla quale si ispira il video del brano.
Il coronavirus ha rivoluzionato i piani dei Pinguini, orgogliosamente anti-star, che dopo il successo di Sanremo erano pronti a raccogliere i frutti di anni di gavetta. "Abbiamo avuto un mese per renderci conto dell'impatto del festival, poi si è fermato tutto. Avevamo un tour nei palasport - rimandato a ottobre - che rappresentava un punto di svolta per noi, per dimostrare il nostro valore al mondo mainstream. Ci siamo arrabbiati, ci siamo sentiti derubati quando ancora non era chiara la gravità della situazione, poi le priorità sono cambiate... siamo pronti a tornare appena ci saranno le condizioni. Ma senza forzature, primo perché siamo di Bergamo e siamo consapevoli di ciò che è successo, secondo perché seguiamo le regole che ci verranno date".
(Unioneonline/v.l.)