Come chiesto dalla Procura, il gip di Imperia ha assolto Blanco, indagato per danneggiamento per il caso del palco distrutto mentre cantava all’Ariston a Sanremo 2023, rigettando così l’opposizione presentata dal Codacons. Ma lo fa per le motivazioni sbagliate, ossia riconoscendo al 21enne bresciano di aver agito per la pressione della competizione canora. Anche se Blanco, che ha vinto con Mahmood Sanremo 2022, l’anno successivo aveva partecipato solo come ospite.

«Nel motivare la sua decisione, tuttavia, il Tribunale di Imperia commette una “gaffe” – rende noto il Codacons contestando la sentenza - attribuendo il comportamento dell’artista alla tensione dovuta alla gara canora cui l’artista partecipava… peccato però che nel 2023 Blanco partecipò al Festival solo come ospite, per presentare il suo nuovo brano». Nel provvedimento, citato dal Codacons, del gip Massimiliano Botti si legge: «Nel caso in esame, risulta che la collera di Fabbriconi (il nome del cantante) è stata innescata da un malfunzionamento dell’impianto audio che, palesemente, ha rischiato di pregiudicare la sua prestazione; in un contesto di forte tensione come quello dell’esibizione canora sanremese, foriera di esiti decisivi per la carriera di ciascun cantante coinvolto, appare se non giustificabile almeno comprensibile la collera dell’indagato a fronte di un inconveniente che poteva compromettere le sue chances di vittoria». «Ma Blanco – sottolinea il Codacons - non aveva alcuna possibilità di vittoria, non partecipando ad alcuna gara ed essendo presente al Festival di Sanremo esclusivamente in qualità di ospite!».

«Circostanza che, al contrario – secondo l’associazione dei consumatori – aggrava il suo comportamento, del tutto ingiustificato e altamente diseducativo, considerato l’elevato seguito di giovanissimi vantato dall’artista. Non solo. Per il Gip il fatto che il Comune di Sanremo non si sia attivato in sede legale contro l’artista, ridimensiona il caso della distruzione della scenografia dell’Ariston, e fa venire meno elementi per proseguire le indagini. Scrive infatti il giudice Botti: “Si sottolinea che il Sindaco di Sanremo, pur avendo rilasciato dichiarazioni ai mass-media nelle quali allude ad un danno di immagine per la Città da lui rappresentata (cioè ad un danno obiettivamente maggiore di quello arrecato agli allestimenti floreali in sé e per sé considerati), non sembra aver esperito alcuna iniziativa in campo civile o penale nei confronti dell’indagato, mostrando di attribuire alla condotta di Fabbriconi un rilievo assai minore di quello dichiarato sull’onda dello strepito mediatico».

Il Codacons adesso presenterà istanza al presidente del Tribunale e alla Cassazione, chiedendo il riesame del provvedimento.

(Unioneonline/D)

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