Georgina Chapman, moglie di Harvey Weinstein, a otto mesi dall'apertura dello scandalo che ha travolto il celebre produttore hollywoodiano rompe il silenzio.

Lo fa con un'intervista accorata a Vogue Magazine, in cui racconta i primi, difficili momenti, e i mesi che hanno seguito le pesantissime accuse.

Lei, sin dagli esordi della vicenda, ha annunciato la separazione dal marito, dopo dieci anni di matrimonio, e al momento la pratica di divorzio è ancora in corso.

"Ho provato rabbia, mi sono sentita confusa, incredula. E ci sono stati momenti in cui ho pianto per i miei figli", ha raccontato. "Ho perso quasi cinque chili in dieci giorni, non riuscivo più a trattenere il cibo. La testa mi girava, è stato durissimo".

Georgina, 42 anni, costume designer e stilista con il suo celebre marchio Marchesa fondato insieme all'amica e collega Keren Craig, ha spiegato di aver appreso delle terribili vicende dalla stampa, con la pubblicazione dei primi articoli sul New York Times e sul New Yorker.

"I fatti raccontati nel primo articolo risalivano a un periodo in cui ancora non ci frequentavamo quindi non ero in grado di giudicare – ha chiarito -. Poi però le storie si sono moltiplicate e ho capito che non si era trattato di un episodio isolato".

Marchesa è dalla sua fondazione fra i più importanti brand d'alta moda sfoggiati dalle star agli Oscar e ad altri eventi di primissimo piano, ma negli ultimi mesi molte celebrities si sono rifiutate di indossarne gli abiti. Sono in molte, infatti, a non credere alle dichiarazioni della Chapman e al fatto che lei, dei comportamenti del marito, non sapesse nulla.

Risale appena a tre giorni fa la polemica social che ha coinvolto Scarlett Johansson, che per il Met Gala di New York ha scelto proprio un abito della stilista.

"Ho indossato Marchesa perché i loro abiti fanno sentire le donne belle e sicure di sé - ha replicato l'attrice alle critiche che sono piovute copiose - ed è un piacere per me supportare un brand creato da due importanti designer donne incredibilmente talentuose".

Sono più di settanta le donne che hanno accusato Weinstein di molestie sessuali, alcune parlando addirittura di stupro.

Sino ad oggi, supportato da un pool di avvocati, il produttore ha sempre negato affermando si trattasse di rapporti con donne consenzienti.

(Unioneonline/v.l.)
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