Sono storie di libertà e speranza, di terrore e indignazione, di coraggio e ribellione quelle che Pierangela Calzone ha portato in scena con in ragazzi della Seconda media della scuola secondaria di primo grado di Bitti e Orune. “Caro Iqbal” e “A Zlata” sono il titolo degli esiti finali dei laboratori teatrali che la regista di Bitti ha presentato il 9 e il 13 maggio, rispettivamente a Bitti e a Orune.

Nati da un’idea dell’attrice, condivisa dal gruppo docenti e sostenuta dalla dirigenza scolastica dell’istituto Comprensivo di Bitti, dalle rispettive Amministrazioni comunali e dagli Assessorati alla cultura e Servizi Sociali-Istruzione e Formazione, hanno visto il debutto degli alunni che, si sono confrontati con temi di grande attualità come la guerra e i diritti dei bambini, ancora negati in alcuni paesi.

«L’intento del progetto, ispirato ai romanzi “Diario di Zlata” di Zlata Filipovic, al tempo della guerra a Sarajevo poco più che undicenne, e “Storia di Iqbal” di Francesco D’Adamo, è stato quello di riprendere a fare teatro coinvolgendo la scuola e i ragazzi», sostiene Pierangela Calzone, «aiutare gli adolescenti a una riflessione guidata su alcuni temi distanti dalle loro realtà ovattate, quali le guerre che ancora imperversano in buona parte dei continenti e i diritti dei bambini sfruttati nelle fabbriche clandestine».


 


 

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