«Durante la pandemia ci siamo ritrovati soli nella nostra vera casa – il corpo – dove la principale dimensione temporale tangibile è il presente» spiega Sofia Nappi. “Ima” è una coreografia nata quando il Covid costringeva al distanziamento sociale. Approda nell'Isola per quattro serate nell'ambito della rasegna “La Grande Danza” proposta da CeDac Sardegna.

La produzione Sosta Palmizi e Komoko/Sofia Nappi inaugura il tour sardo domani alle 21 all'AMA / Auditorium Multidisciplinare di Arzachena. Venerdì, sempre alle 21, sarà il Teatro del Carmine di Tempio a ospitare lo spettacolo. Sabato appuntamento al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri e domenica si chiude al Teatro Costantino di Macomer.

“Ima” rimanda al termine giapponese per definire “il momento presente” ma anche, in una curiosa assonanza, alla parola che in aramaico ed ebraico significa “madre”. Come spiega la coreografa: «Nella sua accezione di rinascita e rinnovamento è un'opera coreutica immaginifica e ricca di simboli, trasfigurazione di un'epoca drammatica e traumatica che può condurre a una rigenerazione fisica e spirituale».

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