Primo importante passo in avanti per la legge sul suicidio assistito: le commissioni congiunte Giustizia e Affari sociali della Camera hanno infatti approvato il primo articolo del provvedimento, la "cornice" della legge, quella che definisce il perimetro di azione, le finalità e i principi sui quali si basa.

L’ok è arrivato grazie alla fine dell’ostruzionismo che da anni sta praticando il centrodestra che, pur votando contro, sta ora consentendo al provvedimento di procedere all’esame del testo. L’obiettivo è concludere l’esame del testo in commissione entro il 9 dicembre e portarlo il 13 in Aula per la discussione generale.

A favore dell’articolo 1 si sono espressi i rappresentanti di M5S, Pd, Leu, Misto e Iv. Accolto l’emendamento del centrodestra sull’obiezione di coscienza per il personale sanitario.

L'articolo votato oggi stabilisce l'obiettivo della legge che è quello di disciplinare "la facoltà della persona affetta da una patologia irreversibile e con prognosi infausta o da una condizione clinica irreversibile" di richiedere l'assistenza medica per porre fine "volontariamente ed autonomamente alla propria vita" nel rispetto dei limiti posti dalla legge e dei principi della costituzione, della convenzione europea dei diritti dell'uomo e della carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea.

L'esame della proposta di legge si trascina in Parlamento da quando nel novembre del 2019 la Corte Costituzionale ha parzialmente depenalizzato (con la sentenza sul caso Dj Fabo-Cappato) l'aiuto al suicidio, sollecitando il Parlamento a varare una legge di attuazione.

Il testo in esame recepisce i quattro criteri indicati dalla Corte per accedere al suicidio assistito: il richiedente deve essere in grado di intendere e volere; deve essere affetto da patologia irreversibile; deve dipendere da sostegno vitale; e avere delle sofferenze fisiche o psichiche ritenute intollerabili. 

“L'articolo 1 della legge sul suicidio assistito è stato approvato in Commissione alla Camera. Bene. E’ presto per sapere se il Parlamento farà sul serio o se è una mossa solo per dire che ci si è provato, e poi farla finire come il ddl Zan”, osserva Cappato.

“Il vantaggio questa volta è che c'è il  Referendum Eutanasia Legale sul quale sono già state raccolte le firme”, aggiunge.

(Unioneonline/L)

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