«Hai l'opportunità di fare quel che vuoi, ma non devi mai dimenticare che la tua prima aspirazione deve essere quella di essere mamma». Così ripeteva sua madre. E lei, la senatrice di FdI Lavinia Mennuni che fa parte della Commissione per l'infanzia e l'adolescenza, ha tenuto a ricordarlo su La 7, scatenando le polemiche social e delle opposizioni.

«Secondo me - ha spiegato a Coffee Break - questa è una cosa che anche le donne della mia generazione, di 46-47 anni, devono ricordare alle figlie. Dobbiamo far sì che la maternità torni a diventare cool», anche perché «esiste la necessità, la missione, di mettere al mondo dei bambini, che saranno i futuri cittadini e italiani».

«Nostalgia del Medioevo», è stato il commento di Chiara Appendino, del M5s. Per la coordinatrice di Iv, Raffaella Paita, nelle parole di Mennuni «riecheggiano idee di un passato oscurantista. La sua idea della donna non è per niente cool, ma è molto old».

«Noi crediamo - ha detto la senatrice del Pd Valeria Valente - che la massima aspirazione per una ragazza debba essere quella di scegliere liberamente cosa fare della propria vita, se e come realizzarsi, se e come unirsi in una relazione, se e come eventualmente diventare madre».

Per la capogruppo alla Camera di Verdi-Sinistra, Luana Zanella, le parole di Mennuni restano «un modo per banalizzare e svilire l'esperienza fondativa dell'umanità. Il doppio sì alla scelta di maternità e a quella lavorativa».

In difesa della senatrice di FdI si è schierato il collega di partito e vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli: «Per il pensiero unico di sinistra, che vorrebbe far nascere figli per conto terzi come con l'utero in affitto, o che vorrebbe l'omogenitorialità, tutto è possibile e sperimentabile, tranne mettere al mondo figli nel modo più antico e peraltro unico esistente: attraverso l'unione di un uomo e una donna. Alla donna in particolare, l'unica biologicamente in grado di dare la vita, sempre il pensiero unico di sinistra impone il disconoscimento della funzione più preziosa per l'intera umanità. Una funzione che non le ha consegnato il patriarcato ma la natura».

(Unioneonline/D)

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