Una serie di incontri e interlocuzioni tra la Regione Sardegna e il ministro Raffaele Fitto, che ha la delega al Pnrr,  per cercare di recuperare i fondi del Fondo di sviluppo e coesione sinora non spesi, pari a una cifra compresa tra gli 80 e i 300 milioni di euro. 

Sono quelli messi in agenda da Alessandra Todde e dalla sua giunta, alla luce della «necessità di rinegoziare alcune chiusure rispetto alla vecchia programmazione del fondo per evitare che ci vengano decurtati dei soldi legati a una cattiva programmazione e una cattiva spesa» della precedente amministrazione.

Si tratta, ha spiegato la governatrice nel corso di un evento di presentazione dei candidati del M5S alle elezioni europee, di una cifra ragguardevole, «che non è stata spesa» e che sarà oggetto di «dibattito ed eventualmente di battaglia» con il Governo centrale, cui la giunta Todde intende presentare una «revisione dei progetti» proprio con l’obiettivo di evitare il «taglio». 

«Siamo fiduciosi – ha aggiunto la governatrice – di riuscire a portare all’attenzione del ministro una visione più organica di come deve essere impiegato il fondo».

Di certo, ha concluso Todde, «non è il modo migliore per iniziare una nuova programmazione, avremmo voluto trovare soldi già spesi per poterne avere di più, anziché dover giustificare il perché non sono stati spesi» e, dunque, procedere a una nuova negoziazione. Negoziazione che inizierà alla fine di maggio con un incontro tra funzionari, cui seguirà poi un “faccia a faccia” diretto tra la governatrice e il ministro.

(Unioneonline/l.f.)

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