Compravendita di senatori, reato prescritto per Berlusconi e Lavitola
Silvio Berlusconi non sarà condannato per l'"Operazione libertà" - la presunta compravendita di senatori che nel 2008 fece cadere il governo Prodi - perché il reato è prescritto.
La sentenza di non luogo a procedere è stata emessa dalla Corte d'Appello del capoluogo campano.
Nel processo, oltre all'ex premier, era coinvolto anche l'ex direttore e editore dell'Avanti Valter Lavitola.
È tramite lui che Berlusconi avrebbe pagato tra il 2006 e il 2008, secondo le accuse, tre milioni di euro all'ex senatore dell'Italia dei Valori Sergio De Gregorio, per farlo passare al centrodestra e indebolire così la maggioranza dell'allora primo ministro Romano Prodi.
I due imputati, in primo grado, erano stati condannati a tre anni di reclusione per corruzione.