Partono gli attacchi del Partito democratico ai presidenti delle Camere Laura Boldrini e Pietro Grasso, dopo la ventilata candidatura al ruolo di leader a sinistra del Partito.

"Il duplice impegno di Grasso e Boldrini - parole di Ettore Rosato, potente capogruppo renziano - è oggettivamente una novità. E in un certo senso 'scopre' le istituzioni. Non chiediamo le dimissioni, né penso che non possano fare politica. Rilevo però che esiste una differenza enorme tra la seconda e la terza carica dello Stato, perché il presidente del Senato può trovarsi a ricoprire temporaneamente l’incarico di Capo dello Stato. Per questo deve essere super partes".

"In assenza di una prospettiva politica del Pd - queste le parole del ministro della Giustizia, Andrea Orlando - c’è il rischio che elementi di distorsione e frammentazione possano avere riflessi sul fronte istituzionale".

In risposta Grasso sceglie il no comment.

"Non è certo la prima volta che i presidenti delle Camere fanno incursioni nel politico - dice invece la Boldrini - pur in un quadro di riconosciuta terzietà. È sempre successo, almeno negli ultimi quindici anni".

"Ho sempre garantito terzietà. Si potrebbero fare tanti esempi, ma bastano quelli delle ultime caldissime settimane, quando di fronte alla richiesta avanzata da sinistra di non far porre la fiducia sulla legge elettorale, la scelta è stata quella di non opporsi alla decisione del governo, anche facendosi carico delle polemiche che sono seguite".

"Si può partecipare alla vita democratica e politica del Paese - fa eco Francesco Laforgia, capogruppo di Articolo 1-mdp a Montecitorio - senza rinunciare a quel tratto di terzietá che le più alte cariche dello Stato devono avere. Credo che Pietro Grasso e Laura Boldrini lo stiano facendo egregiamente".

"Immaginare che il ruolo di presidente delle due Camere si debba limitare a un esercizio notarile di quella funzione è una strana idea della democrazia e del ruolo di un Parlamento che qualcuno vorrebbe più addomesticato. A occhio direi che l'attacco ai due presidenti è appena incominciato. Questo sì sarebbe qualcosa che indebolisce l'autorevolezza delle Istituzioni".

(Redazione Online/D)

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