A nna compirà presto settantadue anni. Cagliaritana, ha vissuto in numerosi quartieri della città e, di recente, mentre passeggiava per gli ombrosi viali dell'Orto botanico, ha confessato a suo figlio di avere una preziosa nostalgia infantile. Da bambina, sua madre le leggeva le favole, prima che si addormentasse. Ah! Quanto tempo è passato! Non è rimasto nulla dell'infanzia: perché la vita si è evoluta, alternando i suoi colori imprevedibilmente come accade nei caleidoscopi.

«Quanto mi piacerebbe sentirmi leggere di nuovo le storie più amate!».

«Ma è ben possibile!», le risponde suo figlio.

Anna lo guarda interdetta.

«Esistono gli audiolibri», spiega. E aggiunge: «Di recente ho ascoltato “Il Gattopardo” letto da Toni Servillo e “America” di Kafka interpretato da Francesco De Gregori».

«De Gregori? Il cantautore?».

«Sì, proprio lui!».

Anna è sorpresa, ma resta scettica: perché non sa come accedere a quel mondo, per lei nuovo e inesplorato.

«Ti assicuro che è semplicissimo», la incoraggia il figlio, «con poca spesa puoi abbonarti a Storytel o Audible e ascoltare tutti i libri che vuoi. Non c'è limite. L'app si scarica sullo smartphone in un click».

Anna, allora, chiede a suo figlio di aiutarla a installare quanto necessario e, la sera stessa, comincia ad ascoltare “Lettera al mio giudice” di Simenon, letto straordinariamente bene dal doppiatore Massimo Popolizio. Che emozione! Che balsamo per l'anima! Che benefico viaggio indietro nel tempo! Una madeleine proustiana che procura piacevolezza e incanto.

«Allora, come è andata?», chiede ad Anna suo figlio, qualche giorno più tardi.

Lei - che nel frattempo ha finito il suo primo audiolibro - confessa di aver già cominciato ad ascoltare “Il rosso e il nero” di Stendhal e, con un'affettuosa carezza, lo ringrazia.
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