Jakiw Palij, ex guardiano del campo di concentramento nazista di Trawniki in Polonia, oggi 95enne, è stato espulso dagli Stati Uniti.

Dal 1949 l'uomo, a cui è stata revocata la cittadinanza americana, viveva a New York.

Lo ha confermato la Casa Bianca, che ha fatto sapere che “è stato allontanato dal territorio americano l’ultimo criminale nazista”.

Il ministero degli Esteri tedesco intanto ha fatto sapere di aver accettato di accoglierlo citando il "dovere morale" di Berlino alla luce dei crimini commessi dal nazismo.

"Gli Stati Uniti hanno ripetutamente fatto pressione perché la Germania accogliesse Palij", ha dichiarato ancora il ministero.

Richiesta cui Berlino si è opposta per anni, poiché l'uomo, prima di essere naturalizzato americano, era un cittadino ucraino.

"L'amministrazione americana, senatori, membri del Congresso e rappresentanti della comunità ebraica negli Usa sottolineano che le persone che hanno servito lo scellerato regime nazista non dovrebbero poter vivere la vecchiaia in pace nel Paese da loro scelto, gli Usa", ha aggiunto il capo del dicastero.

Palij nascose il suo passato nel regime nazista agli agenti dell'immigrazione statunitense, quando si trasferì negli Usa nel 1949, secondo il dipartimento di Giustizia di Washington.

Dopo l'espulsione, Palij è atterrato all'aeroporto di Dusseldorf.

Vivrà in una casa di cura per anziani.

(Unioneonline/F)

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