Ci è voluto mezzo secolo ma ora il giallo sulla morte di Gretchen Harrington è stato risolto.

L’assassino della bimba di 8 anni scomparsa nel 1975 mentre partecipava a un gruppo di studio sulla Bibbia, in Pennsylvania, e ritrovata senza vita due mesi dopo, era l’ex pastore di una chiesa presbiteriana, David Zandstra, 83 anni, che ne aveva anche celebrato il funerale.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo avrebbe rapito la piccola e dopo averla portata in auto in una località isolata aveva cercato di toglierle i vestiti. Gretchen si era rifiutata ed era stata picchiata a morte. Poi Zandstra si era sbarazzato del cadavere.

Tornato in chiesa, insieme a sua moglie aveva aiutato i genitori della bambina a denunciarne la scomparsa.

Le indagini hanno subìto una svolta all’inizio di quest’anno grazie alla dichiarazione di una testimone secondo la quale Zandstra le avrebbe toccato le parti intime durante una notte in cui si era fermata a dormire presso la loro abitazione. All'epoca aveva 10 anni e riferì l'episodio ai genitori.

In seguito il pastore si trasferì in Texas. La testimone tenne anche un diario. «Non posso dirlo a nessuno - scrisse il 15 settembre del 1975 - ma credo che si tratti della persona (in riferimento al prete) che ha rapito Gretchen». La settimana scorsa la polizia si è presentata a casa dell'ex prete per interrogarlo sul caso Harrington. A quel punto ha confessato di averla rapita e uccisa. 

(Unioneonline/s.s.)

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