Continuano le manifestazioni antigovernative in Iran, dove durante la notte altre due persone sono state uccise a fucilate nella piccola città di Izeh, nel sud-ovest del Paese. Altre quattro sono morte invece a Doroud.

"Gli abitandi di Izeh - ha riferito un deputato della zona - hanno manifestato come avviene altrove nel Paese contro le difficoltà economiche e, sfortunatamente, due persone sono rimaste uccise e altre ferite".

"Non so se i colpi siano arrivati dalle forze dell'ordine o dai manifestanti", ha aggiunto.

Nelle strade della capitale dei manifestanti hanno dato alle fiamme alcune automobili.

Secondo la tv di Stato sono almeno 12 le vittime dall'inizio delle proteste, che hanno preso il via quattro giorni fa.

Proprio ieri il presidente Hassan Rohani, in seguito agli scontri che avevano causato altri due morti e centinaia di arresti, nel dire che "il popolo iraniano è libero di manifestare nel rispetto della legge", aveva risposto a Donald Trump, dicendogli di non interferire nelle questioni interne di Teheran.

Anche oggi il presidente degli Stati Uniti è intervenuto sui fatti iraniani con un tweet: "L'Iran sta fallendo a ogni livello nonostante il terribile accordo fatto con l'amministrazione Obama", ha scritto il magnate newyorchese.

"Il grande popolo iraniano è stato represso per molti anni. Sono affamati di cibo e libertà e assieme ai diritti umani la ricchezza dell'Iran è stata saccheggiata. È ora di cambiare", si legge ancora nel post.

LA GIOVANE SIMBOLO DELLE PROTESTE - Intanto è stata arrestata la ragazza che ha sventolato l'hijab nel mezzo di una strada affollata, ormai diventata il simbolo della campagna per l'emancipazione della donna.

Masih Alinejad, l'attivista che si batte proprio contro l'obbligo del velo, ha riportato che la donna è finita in manette mercoledì.

(Unioneonline/L-F)

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