Petr Verzilov, attivista del gruppo russo Pussy Riot, è stato trasferito a Berlino dove sarà sottoposto a terapie per "presunto avvelenamento".

Verzilov è arrivato nella capitale tedesca ieri, atterrando attorno alle 22.45 all'aeroporto locale di Schoenefeld.

"Credo sia stato avvelenato deliberatamente, volevano intimidirlo o forse hanno anche provato ad ucciderlo", ha detto al quotidiano tedesco Bild la compagna dell'uomo, Nadezhda Tolokonnikova.

Il russo era stato ricoverato martedì a Mosca: lamentava un drastico calo della vista, non riusciva a muoversi e ad articolare parole.

Gli esami del sangue, riferiscono i media locali, hanno rivelato una massiccia assunzione di sostanze psicotrope.

Di qui il sospetto che qualcuno possa averlo avvelenato.

Le Pussy Riot in passato hanno spesso contestato il presidente russo Vladimir Putin accusandolo di corruzione con canzoni e manifestazioni pubbliche, motivo per cui il 17 agosto 2012 sono state arrestate e condannate a due anni di carcere.

(Unioneonline/M)

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