Un rifugiato siriano di 21 anni è stato arrestato negli Stati Uniti dall'Fbi perché sospettato di preparare un attacco contro una chiesa a Pittsburgh, in Pennsylvania, per conto dello Stato islamico.

Mustafa Mousab Alowemer, questo il nome del giovane, era arrivato dalla Siria come rifugiato ad agosto del 2016.

Secondo le autorità americane, il sospetto attentatore aveva intenzione di prendere di mira un edificio religioso nel quartiere di North Side.

"Prevedeva di attaccare una chiesa in nome dell'Isis, un attacco che avrebbe potuto uccidere e ferire molta gente", ha riferito un responsabile dell'Fbi, Michael MCGarrity, aggiungendo che il Bureau "prende estremamente sul serio gli attacchi contro le chiese e altre istituzioni religiose".

Secondo le prime ricostruzioni, il sospettato avrebbe inviato dei documenti relativi alla chiesa e all'uso di esplosivi a un uomo che riteneva fosse un simpatizzante dell'Isis: si trattava invece di un agente della polizia federale americana. Oltre a comunicare tramite messaggi e social network, avrebbe incontrato questo agente quattro volte fra aprile e giugno e gli avrebbe confidato il suo appoggio all'organizzazione jihadista. Il 21enne avrebbe anche scritto un "piano in 10 punti" in cui forniva i dettagli dell'operazione: contava di portare gli esplosivi in uno zaino e preparare delle mappe del posto in cui erano marcate le vie di accesso. Avrebbe dovuto incontrare l'agente dell'Fbi sotto copertura un'ultima volta mercoledì, mentre l'attentato era previsto per una data non precisata a luglio.

L'uomo è stato quindi arrestato con l'accusa di tentato sostegno a un'organizzazione terroristica. Su di lui pendono anche altri due capi d'accusa, per distribuzione di informazioni legate a esplosivi o un'arma di distruzione di massa.

(Unioneonline/v.l.)
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