«L'unica soluzione è cancellare i sionisti. Baciamo le mani di Hamas per la sua resistenza». Lo ha detto il presidente iraniano Raisi, che ha incontrato per la prima volta, dopo la riconciliazione, il principe ereditario saudita bin Salman, nel corso del Vertice dei Paesi islamici a Riad, convocato nel pieno del conflitto tra lo Stato ebraico e le milizie di Hamas nella Striscia di Gaza. 

Raisi ha anche invitato i Paesi arabi a definire l’esercito israeliano come una «organizzazione terroristica» e ad «armare i palestinesi» se gli attacchi a Gaza continueranno. 

Intanto, da Beirut, è tornato a parlare anche il capo degli Hezbollah libanesi Nazrallah: «Israele non ha limiti morali, sono criminali di guerra», ha tuonato. 

E, mentre proseguono gli scontri nella Striscia, l’emergenza umanitaria si aggrava. Nell'ospedale Al-Shifa sotto assedio a Gaza un neonato è morto e almeno 39 rischiano la vita perchè mancano elettricità e ossigeno, denunciano le autorità palestinesi.

Dal canto proprio, Israele accusa Hamas di utilizzare gli ospedali come «fortini» per consentire ai miliziani di nascondersi. ,

In diverse città del mondo si sono svolte nuove manifestazioni pro e contro Israele. 

A Londra sono scese in piazza 800mila persone per la causa palestinese e nel corso del corteo si sono registrati scontri tra gli esponenti della destra e la polizia.

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(Unioneonline/l.f.)

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