Dopo una lunga notte di negoziazioni, la Grecia e i suoi creditori hanno raggiunto un accordo tecnico preliminare che apre la strada alla chiusura della seconda valutazione del programma di salvataggio. "Abbiamo la fumata bianca, si è giunti a un accordo su tutti i temi", ha dichiarato il ministro delle Finanze ellenico, Euclides Tsakalotos, uscendo dall'ultimo round di incontri.

Rimangono però in sospeso le negoziazioni sulla sostenibilità e l'eventuale riduzione del debito, dei quali si parlerà quando verrà definito l'obiettivo di avanzo primario a partire dal 2018.

La Germania si è detta soddisfatta del risultato raggiunto. "Un importante passo intermedio", ha detto un portavoce del ministero tedesco delle Finanze, che però ha aggiunto: "Ma il lavoro continua. L'obiettivo è che il programma di revisione possa essere completato nell'eurogruppo del 22 maggio".

Il commissario europeo agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici ha commentato la notizia con favore: "È ora di voltare pagina - ha detto - chiudendo questo capitolo dell'austerità che è stato lungo e difficile per il popolo greco. Con questo accordo, ora dobbiamo scrivere una nuova storia di stabilità, lavoro e crescita per la Grecia e l'Eurozona nel suo complesso".

Il principale partito greco di opposizione, Nuova Democrazia, ha invece fatto sapere che non supporterà in Parlamento il patto raggiunto da Atene con i creditori. "Non voteremo le nuove misure di austerità che tagliano le pensioni e tassano di più la Grecia", ha affermato il portavoce Vassilis Kikilias.
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