Il giornalista e documentarista italiano Gabriele Del Grande è in stato di fermo in Turchia, nella provincia di Hatay, vicino al confine con la Siria.

Pare che non sia in possesso delle necessarie autorizzazioni per stare in quella che ormai è un'area di guerra, e quindi potrebbe essere espulso dal Paese nelle prossime 24 o al massimo 48 ore, fanno sapere fonti diplomatiche.

Nella zona in cui il giornalista è stato fermato i controlli si sono molto irrigiditi rispetto al passato.

Se fino a qualche tempo fa bastava esibire una tesserina stampa, ora bisogna chiedere ulteriori autorizzazioni.

Le fonti diplomatiche, tuttavia, non sono in grado di confermare se Del Grande fosse o meno in possesso della documentazione necessaria e ricordano che la zona in cui è stato fermato è fortemente sconsigliata dall'unità di crisi della Farnesina.

Il consolato italiano a Smirne e l'ambasciata italiana ad Ankara seguono il caso a stretto contatto con la Farnesina. Per ora l'unico provvedimento che Del Grande rischia di subire sembra essere l'espulsione.

Toscano di 34 anni, il giornalista da anni è impegnato sul tema delle migrazioni.

È il regista di "Io sto con la sposa". Dal 2006 racconta sul suo blog storie dal Mediterraneo. Era in Turchia per raccogliere materiale per il suo nuovo libro, che si propone di raccontare "la guerra in Siria e la nascita dell'Isis attraverso l'epica della gente comune in un intreccio di geopolitica e storytelling".
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