Il ceo di Tesla, Elon Musk, è nuovamente nei guai per aver violato le norme in fatto di comunicazione ai mercati.

Sotto accusa, alcuni suoi tweet legati alla produzione di auto elettriche di Tesla, che hanno sollevato nuove preoccupazioni sulla sua capacità di guidare un gruppo quotato in borsa a Wall Street.

La Sec, la Consob statunitense, ha accusato Musk di fronte a un giudice di aver violato l'accordo che gli impone di ottenere l'approvazione per i post sui social media, e altri scritti su Tesla, che potrebbero essere importanti per gli investitori. L'amministratore delegato avrebbe infranto il patto con un messaggio su Twitter del 20 febbraio: "L'azienda ha realizzato circa mezzo milione di automobili nel 2019".

Musk ha poi pubblicato alcune ore dopo che le consegne sarebbero arrivate a circa 400mila. La mossa della Sec, che ha fatto precipitare le azioni di Tesla fino al 5,4% nelle contrattazioni after hours di Wall Street, pone il 47enne di Pretoria di nuovo a rischio legale, a meno di cinque mesi da quando lo stesso regolatore dei mercati aveva accusato il miliardario statunitense di aver ingannato il pubblico degli investitori sui social. La Sec potrebbe imporre sanzioni severe a Musk, come quella di impedirgli di guidare Tesla o qualsiasi altra società di Wall Street per un certo periodo di tempo.

(Unioneonline/M)
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