Urne aperte in Francia per il primo turno delle elezioni presidenziali. Sono chiamati a votare circa 48,7 milioni di elettori per decidere tra i 12 candidati alla presidenza della Repubblica.

Si va verso un nuovo duello Macron-Le Pen al ballottaggio, come 5 anni fa, con la differenza che stavolta sarà una sfida all'ultimo voto: appena 2 punti separano i contendenti al primo turno (26% contro 24% per gli ultimi sondaggi), altrettanti al secondo (51% a 49%). Un eventuale ballottaggio è previsto per il 24 aprile. Unico a credere ancora di poter rovesciare il tavolo è Jean-Luc Mélenchon, il tribuno della sinistra radicale dato nelle ultime ore in crescita spettacolare al 17-18%.

Convitato di pietra è l’astensionismo, che secondo i sondaggisti supererà il 28,4% del 21 aprile 2002. Si parla di oltre il 30%, un risultato al momento temuto più di tutti da Marine Le Pen, che chiama alla mobilitazione.

La sua destra è per la prima volta realmente alle porte dell'Eliseo, in un'elezione segnata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina e che ha lasciato spazio quasi assoluto a salari da aumentare, pensioni minime, sussidi. 

La leader del Rassemblement National si è presentata con un'immagine mite, arrivando negli ultimi giorni anche a riproporre per sé lo slogan della “forza tranquilla” che fu dei socialisti all'epoca di François Mitterrand. Niente tensioni, niente gaffe, niente proclami aggressivi, ha invaso i social con le sue immagini rassicuranti vicina agli amati gattini, o con Ingrid, l'amica d'infanzia che ora abita con lei. Al centro della campagna ha messo le preoccupazioni quotidiane e di sussistenza delle famiglie, degli anziani, dei giovani lasciando i cavalli di battaglia dell'estrema destra, dall'immigrazione alla sicurezza, al concorrente di area, Eric Zemmour.

Macron, entrato in campagna elettorale soltanto nelle ultime settimane e protagonista di un solo grande comizio la settimana scorsa, ha lanciato appelli, ma l'entusiasmo e la freschezza non sono quelli di 5 anni fa e il presidente è apparso segnato dall'esperienza e dal fallimento del suo impegno di inizio mandato a fare in modo che "i francesi non si rivolgano più alle estreme".

(Unioneonline/D)

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