Nove anni e mezzo di carcere: è stata confermata anche in appello la condanna all'ex presidente del Brasile Luiz Inacio Lula da Silva, accusato di corruzione e riciclaggio di denaro.

Il nuovo verdetto è stato emesso dal tribunale di Porto Alegre. La sentenza è stata adottata con il voto favorevole di due dei tre giudici della corte.

Questo implica, per la legge brasiliana, che Lula potrà comunque presentare un altro ricorso, anche se non potrà candidarsi alle elezioni del prossimo ottobre.

Uno smacco per l'ex presidente, alla guida del Paese tra il 2003 e il 2010.

I sondaggi lo danno infatti favorito. Lui stesso denuncia la pretestuosità della sua vicenda giudiziaria, assicurando, però, la volontà di "continuare a combattere".

(Unionesarda/l.f.)

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