"Trovo agghiacciante il livello del dibattito di questi giorni. Come se la gravità della violenza dipendesse da chi la mette in atto o da chi la subisce. Lo stupro è uno degli atti più abominevoli che esistano ai danni di una donna. Un crimine esecrabile che lascia conseguenze permanenti, distrugge l'esistenza di una persona".

Con queste parole Laura Boldrini ha deciso di intervenire sull'episodio dello stupro della turista polacca avvenuto nella notte del 25 agosto a Rimini nella spiaggia di Miramare, condannando fortemente ogni forma di violenza.

Il presidente della Camera ha scelto di prendere la parola a distanza di alcuni giorni dal fatto, dopo che la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni l'aveva accusata di non essersi pronunciata.

"Ma ci rendiamo conto a che punto siamo arrivati? Sono polemiche deprecabili, di chi non ha argomenti e mira solo ad avvelenare il clima", ha poi aggiunto.

Il riferimento è anche al post pubblicato da un utente di Facebook, un cooperante di 24 anni, che non solo giustifica la violenza sessuale, ma la esalta, perché "quando la donna diventa calma gode come in un rapporto normale".

Interpellata sul suo silenzio, Boldrini ha dichiarato: "La mia condanna è ovviamente incondizionata. Ci sono delle indagini in corso ma a prescindere da chi sarà ritenuto colpevole spero che la giustizia comminerà pene adeguate alla gravità del reato. Ogni giorno purtroppo abbiamo notizie di violenze, non faccio dichiarazioni di condanna su ogni singolo episodio. Non è il mio lavoro, di professione non commento gli accadimenti del giorno. Faccio una battaglia contro tutte le violenze, in special modo quelle sulle donne. Qualcuno può dubitare del mio impegno in questo ambito? Se lo fa è sicuramente in malafede e con intento strumentale".

CONTINUANO LE RICERCHE SUI QUATTRO UOMINI DEL BRANCO - Continuano intanto le indagini sui quattro autori dello stupro di gruppo ai danni di una turista polacca e di una transessuale di nazionalità peruviana. Tra testimonianze e immagini delle varie telecamere di videosorveglianza disseminate nella zona, si stringe il cerchio intorno ai quattro responsabili dell'efferata violenza: sarebbero una quindicina infatti le persone sospettate, tutti nordafricani, soprattutto tunisini e algerini.

(Redazione Online/F)

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