"Abolite i vitalizi o sarà l'armageddon". Il Movimento 5 Stelle torna ad accelerare sull'abolizione dei vitalizi per i parlamentari, e lo fa con toni forti.

Luigi Di Maio minaccia: "Se i partiti dovessero fare ancora melina, il 15 settembre (giorno in cui i vitalizi scatterebbero per i parlamentari alla prima legislatura) porteremo il popolo italiano sotto il Parlamento".

I pentastellati hanno presentato alla Camera una delibera che potrebbe eliminare il diritto alla pensione per gli onorevoli che raggiungono 4 anni, 6 mesi e un giorno di attività in aula.

"Non ci lasceremo fermare da qualche azzeccagarbugli, - rincara Di Maio - è un'ingiustizia che io possa finire il mio mandato e prendere una pensione da 900 euro senza fare nient'altro nella vita".

E se il presidente della Camera Laura Boldrini ha garantito la calendarizzazione della proposta entro la prossima settimana, il numero uno dell'Inps Tito Boeri boccia la proposta dei 5 Stelle.

Il presidente dell'Inps Tito Boeri
Il presidente dell'Inps Tito Boeri
Il presidente dell'Inps Tito Boeri

"Interviene solo sugli attuali parlamentari, quelli che ancora devono percepire il vitalizio, ma non si concentra su coloro che da anni percepiscono vitalizi molto alti", ha spiegato Boeri.

Le cui dichiarazioni sono state rilanciate dal Pd, e in particolare dal presidente del partito Matteo Orfini, che ha detto: "La proposta del Movimento non tocca nulla di quello che c'era prima, noi invece rivendichiamo il merito di aver aperto la discussione con la proposta di Richetti che va a toccare i vitalizi in essere".
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