Per un mese una donna ha vissuto col cadavere del padre, ormai in stato di decomposizione, in un appartamento di Genova.

A scoprire l'orrore è stato il personale della Guardia medica e dei vigili del fuoco: i vicini di casa della 48enne, affetta da patologie psichiatriche, li avevano chiamati perché la donna era rimasta chiusa fuori dall'abitazione e aveva chiesto aiuto.

Entrati in casa, il forte odore ha subito fatto nascere dei sospetti: la porta del bagno era stata chiusa ermeticamente con diversi asciugamani e all'interno c'era il cadavere del padre, morto da almeno un mese.

La figlia è stata portata in ospedale e sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio, mentre gli inquirenti cercano di capire come, nonostante fosse seguita dal servizio di salute mentale della zona di Sampierdarena, nessuno si sia accorto del dramma.
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