Il fratello lo caccia di casa dopo aver scoperto la sua omosessualità e lui va a vivere in un sottoscala per poi finire in ospedale a causa dei morsi dei topi.

Succede a Monte di Procida, in provincia di Napoli, e la denuncia arriva dall'Arcigay. L'associazione ha così contattato il sindaco del Comune, Giuseppe Pugliese, e ha ottenuto il suo intervento per trovare una sistemazione al protagonista della vicenda, un 40enne.

Il primo cittadino ha inoltre chiarito: "Non siamo una comunità omofoba" e ha sottolineato che da tempo i servizi sociali seguono la situazione. All'uomo, ha spiegato, è stato erogato un contributo una tantum e gli sono stati proposti ricoveri in alcune strutture, "ma lui ha sempre rifiutato".

Inoltre per alcune ore alla settimana gli è stato inviato un operatore sociosanitario, e "abbiamo provato a erogargli il reddito di inclusione, ma l'Inps glielo ha negato probabilmente perché risulta intestatario di quote di beni ricevute in eredità".

"È comunque indegno - ha concluso - che un uomo al giorno d'oggi debba vivere in quelle condizioni".

In ospedale il 40enne è finito per un'emorragia dovuta ai morsi da parte dei topi presenti nel sottoscala in cui si era trasferito.

(Unioneonline/s.s.)
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