Sull’isola del Giglio, nel Grossetano, non ci sono più mufloni. Quegli esemplari che anni fa erano stati portati – a quanto pare – dalla Sardegna sono stati abbattuti a due anni di distanza dall'accordo sottoscritto con Lav e Wwf. «Non dovrebbero essere più presenti esemplari di muflone sull'isola» dice l’ente parco ma «per averne l'assoluta certezza e per certificarla, il monitoraggio dovrà proseguire con sopralluoghi periodici per tutto il 2024».

I mufloni del Giglio erano stati definiti dal Parco un «ibrido nocivo», pericolosi per la biodiversità.

Il progetto «è stato chiuso con 35 mufloni abbattuti (40%) e 52 catturati, sterilizzati e trasferiti (60)».

«È da sottolineare - si legge in una nota del Parco - come le operazioni di cattura siano state rese più difficili e meno efficaci da numerose azioni di disturbo. Gli operatori sono stati pedinati e filmati mentre lavoravano e numerose sono state le azioni di sabotaggio, danneggiamento e, addirittura, di furto delle attrezzature utilizzate per le catture, tutte regolarmente denunciate. C'è stata una spasmodica volontà di fotografare e filmare gli animali catturati, anche quando erano all'interno di casse di trasporto caricate su mezzi per il trasferimento, creando un inutile stress agli animali. Per questo il Parco è stato costretto a chiedere la collaborazione dei carabinieri che hanno provveduto a mettere a disposizione mezzi militari e anche a “scortare” una parte del trasferimento». 

(Unioneonline/s.s.)

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