Al processo di appello bis per il Mondo di Mezzo, i giudici della prima corte d'Appello hanno condannato a 10 anni di carcere Massimo Carminati e a 12 anni e 10 mesi, aumentando di circa due mesi la richiesta del pg, l'ex ras delle coop Salvatore Buzzi.

I giudici, al termine di una camera di consiglio durata oltre quattro ore, hanno disposto una ventina di condanne nel procedimento nato dalla decisione della Cassazione che, nell'ottobre del 2019, ha fatto cadere l'accusa di associazione mafiosa riconoscendo però l'esistenza di due organizzazioni criminali distinte dedite anche alla corruzione di pubblici funzionari e amministratori locali. La Suprema corte ha quindi rimandato gli atti a piazzale Clodio per il riconteggio delle pene.

"Con questa sentenza il mio assistito è sotto il limite che consente una misura alternativa e quindi potrebbe non tornare più in carcere", commenta Cesare Placanica, difensore di Carminati. Dal canto suo Buzzi, presente in aula come l'ex estremista nero, ha affermato che la condanna "è molto più dura di quanto ci aspettavamo perché la corte ha considerato più grave il reato di associazione a delinquere semplice. Faremo ricorso nuovamente in Cassazione".

Carminati e Buzzi sono tornati liberi la scorsa primavera per decorrenza termini. L'ex Nar è stato scarcerato dopo avere svolto 5 anni e 7 mesi di detenzione preventiva una parte della quale, fino al luglio del 2017, in regime di 41 bis, il carcere duro. Al momento nei confronti di Carminati non sono arrivati nuovi provvedimenti restrittivi da parte della Corte d'Appello o della Procura ed è stato disposto l'obbligo di dimora.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata